NEW YORK | 2015

New York è di tutti. 

Il Cinema è di tutti.

New York è tutto il Cinema.

Questo è quello che ho pensato appena atterrata. Poi il blocco, un continuo déjà vu che non ti fa parlare, fotografare, pensare. Osservi tutto silenziosamente perché hai la prova della sua esistenza.

Credo che ogni viaggio arrivi in un momento preciso. Quando ancora mi tediavo la vita con degli stupidi programmi, avevo deciso di trasferirmi a NY il 10 Settembre 2015. E badate bene che parlo di programmi, non di obiettivi Poi le convinzioni cambiano, le promesse si rompono, i biglietti si cancellano e tu resti sola, senza sapere se è proprio l’America quello che cerchi.

Così la storia ha preso una piega diversa: Giappone Canada e tutto quello che c’è stato a seguire. E poi di nuovo un’offerta per New York, come breve weekend in famiglia. Una proposta che mi ha spaventata molto per quel magma di delusioni e silenzi che si trascinava dietro. Dall’altra parte, però, continuavo a ripetermi la stessa canzone E’ così vicina a Toronto, è il compleanno di mia cugina, ho tanti amici lì, è solo un weekend…

E allora cosa posso saperne io di una metropoli vista in una manciata di giorni? Non molto. Ma da quel poco che so di Cinema, posso dirvi che New York è bella come una vigilia di Natale, un film di Sergio Leone, un personaggio di Omero, una canzone triste che ascolti in metro, un messaggio in codice tra amiche, una notte abbracciati e nudi, una mattina d’autunno, un testo rap o un colore degli anni Novanta.

New York è un elenco di tutto quello che abbiamo amato negli anni. O la vita che non abbiamo avuto il coraggio di vivere per paura degli altri. E’ l’universo parallelo in cui possiamo essere tutto e il suo contrario.

Posso dirvi, infine, che esistono dei posti speciali dove trascorrere buona parte di questo viaggio. Posti dove vale la pena togliersi cuffie e occhiali da sole per osservare. E non parlo di Metropolitan, MoMA, Anthology Film Archives, negozi o locali per bere due cocktail come quella sfigata di Carrie Bradshaw. Parlo delle strade, di quelle strade dove abbiamo nascosto i nostri sogni per tutti questi anni.

Grazie New York, sei stata come la sala vuota di un vecchio cinema in centro.

A presto

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