ROMAFF14 – Motherless Brooklyn | La recensione

Metterei subito le cose in chiaro: Motherless Brooklyn, film di apertura della XIV edizione della Festa del Cinema di Roma, è una dedica d’amore a New York e la musica gioca un potere salvifico in tutti i sensi.

Edward Norton (Fight Club, American History X, Birdman) ha scritto, diretto, prodotto e interpretato questo dramma poliziesco ambientato negli anni Cinquanta.

Lionel Essrog (Norton) è un investigatore privato affetto dalla sindrome di Tourette, che tenta in tutti i modi di risolvere l’omicidio di Frank Minna (Bruce Willis), mentore e suo migliore amico. Il protagonista seguirà il fil rouge all’interno di un labirinto urbano, tra jazz club intrisi di alcol di Harlem ai bassifondi di Brooklyn, passando per le scrivanie di potere dei broker di NYC.

Edward Norton, uno dei migliori attori della sua generazione, dimostra un’impeccabile abilità dietro la macchina da presa in questo gangstar noir che strizza l’occhio alle atmosfere di Polanski e Scorsese. Se la città è la vera protagonista pittorica del racconto, il cast riesce ad incastonare il quadro esponendolo nella sua luce migliore grazie alle perfomance di Alec Baldwin, Gugu Mbatha-Raw e Willem Dafoe (che quest’anno vedremo anche in The Lighthouse).

Motherless Brooklyn è un romanzo poliziesco insolito dove l’eroe non cerca soltanto di risolvere un omicidio, ma vuole rappresentare una storia universale fatta di compassione ed umanità. 

Menzione speciale a Dick Pope, direttore della fotografia, e Daniel Pemberton, compositore britannico per la componente musicale come espediente narrativo. 

Nelle sale italiane dal 7 Novembre per Warner Bros. Italia.