Last Christmas | La recensione

Quante probabilità si possono avere nello scritturare due attori acclamati per una commedia natalizia e realizzare un film inconcludente che strizza l’occhio al disastro per centotre minuti?

Scarse, direte, eppure Paul Feig (Le amiche della sposa, Spy, Ghostbusters) è riuscito in questa ardua impresa partendo da una sceneggiatura di Emma Thompson e suo marito Greg Wise.

Ambientato a Londra durante le feste di Natale, Last Christmas è la storia di una giovane donna, Kate  (Emilia Clarke), goffa, sfortunata e con una stile di vita discutibile. Il suo vero nome è, in realtà, Katerina, ha origini jugoslave e si è trasferita con tutta la sua famiglia in Inghilterra. Da sempre, sogna di diventare una cantante famosa, ma non è riuscita ancora ad avere la sua occasione.
Per mantenersi, Kate lavora come commessa-elfo in un negozio di decorazioni natalizie, gestito da Santa (Michelle Yeoh). Un giorno la nostra romantica protagonista incontra Tom (Henry Golding), un ragazzo misterioso ed affascinante con cui instaura da subito un rapporto di profonda empatia e fiducia . Il giovane sembra comprendere tutte le difficoltà di Kate, tirando fuori la parte migliore di lei.

Last Christmas è pieno di vicoli ciechi ed anche la musica di George Michael e degli Wham! non basta a salvare un film che si traveste forzatamente da commedia romantica natalizia, da grande classico della tradizione cinematografica inglese, senza curarsi minimante di esserlo.

Quello che resta è un insieme di elementi mixati da diversi generi con il supporto di un cast eccezionale come attenuante di questo nonsense cinematografico.

Il film esce nelle sale italiane il 19 dicembre 2019 con Universal Pictures Italia.