RoFF17 – Triangle of Sadness di Ruben Östlund

Il film più atteso dell’anno è il film che ha vinto la palma d’oro a Cannes? Potrebbe per ora, fin quando non arriverà anche il racconto intimo di Spielberg sulla sua famiglia Fabelmans.

Cosa dobbiamo aspettarci dal regista di The SQUARE in questo nuovo lavoro? Il solito, una commedia noir sulle dinamiche delle lotte di classe e di genere.

I primi dieci minuti sono la prefazione perfetta di questo film in tre atti.

Carl (Harris Dickinson) modello, durante un casting, comprende che la sua carriera è terminata, nonostante la giovane età.

Durante l’audizione, infatti, uno degli art directors fa un commento meschino sul suo “triangle of sadness”, la zona appena sopra le sopracciglia, consigliando delle iniezioni di botox così da sembrare meno “anziano”.

Per risollevare la serata, Carl decide di concedersi una serata romantica con la sua fidanzata Yaya, influencer di Instagram (Dean) che però sfocia in una lite. Yaya dà per scontato che lui paghi il conto e Carl, per una volta, disattende le aspettative.

Inizia così la rappresentazione irriverente e satirica di Ruben Ostlund, due volte palma d’oro a Cannes, in sala da Giovedì 27 Ottobre.

Tra discussioni su marxismo e capitalismo, la teoria supportata è che la bellezza è essa stessa una forma di valuta, anche se temporanea.

A supporto di questo, vengono rappresentati personaggi privilegiati in situazioni di disagio come sopravvivere su un’isola deserta.

Menzione speciale: tutto il cast che ha dato spessore ad ogni perfomance, anche se breve. Basta pensare a Sunnyi Melles.