I fratelli Sisters

1851, America. Charlie ed Eli Sisters (Joaquin PhoenixJohn C. Reilly) sono due fratelli killer, cresciuti in un mondo selvaggio dove l’unica vita conosciuta ruota intorno a soldi e sangue. Il più anziano dei due, l’introspettivo Eli (Reilly) continua ad uccidere su commissione insieme al fratello, ma sogna un futuro diverso, aprendo una bottega in qualche cittadina americana. Il più giovane, Charlie (Phoenix), alcolista e burbero, ha preso entusiasta il controllo del duo nell’esecuzione dei cruenti mandati. Due caratteri troppo diversi che porteranno i protagonisti a scontrarsi durante le loro avventure.

Eli e Charlie sono al servizio del Commodore, boss misterioso che gli ha affidato il compito di ritrovare Herman Warm (Riz Ahmed) , ricercatore d’oro e chimico fuggito in California. Infatti, lo scienziato ha scoperto un modo per separare l’oro dagli altri residui minerali. 

Dalle montagne dell’Oregon fino alla California, passando per il pericoloso bordello nella piccola città di Mayfield, i Sisters cavalcano sull’illusione del sogno americano alla ricerca della pozione magica.  

A precederli nella caccia c’è John Morris (Jake Gyllenhaal), investigatore che ha il compito di ritrovare Warm e trattenerlo fino all’arrivo dei due sicari. Lo scienziato finisce per sorprendere Morris, coinvolgendolo nella sua impresa utopica di costruire una nuova società a Dallas. 

Per l’ottavo lungometraggio, al debutto in lingua inglese, il regista francese pluripremiato Jacques Audiard sceglie il western, genere per antonomasia del cinema popolare americano, per vivisezionarlo e reinventarne tutti i codici. Partendo da un romanzo del 2011 Arrivano i Sisters di Patrick deWitt, Audiard realizza una saga picaresca sulla violenza dei padri fondatori, sulla fratellanza, e l’importanza della cultura, il tutto farcito da humour, poesia e spirito di avventura. 

Un risultato scontato? Alcuni potrebbero replicare così, considerato il passato come montatore e sceneggiatore di Audiard. Sappiamo, però, che molto spesso il cambio di registro può essere un’ arma a doppio taglio.

Un esempio recente è Everybody knows  dell’iraniano premio Oscar Farhadi, un film ambientato in Spagna che non è riuscito ad essere all’altezza dei precedenti, nonostante la partecipazione di attori eccellenti.

I fratelli Sisters è un film riuscito perché non c’è nulla lasciato al caso: dall’ottima partitura musicale del Premio Oscar Alexandre Desplat, alla partecipazione di un super cast dove ognuno diventa voce necessaria per la narrazione della vicenda.  

Il film, premiato con il Leone d’Argento a Venezia 75, e quattro César, arriverà nelle sale italiane dal 2 maggio, distribuito da Universal.