The Revenant – La Non Recensione

La prima volta che vidi la Medea di Pasolini rimasi turbata. Ricordo ancora tutto: le due ore di greco nell’aula che affacciava sul cortile del Liceo Classico Vitruvio Pollione di Formia. Spalle al muro, luci spente e il rumore assordante che distoglieva l’attenzione dagli occhi neri della Callas. Cercai di razionalizzare il tutto, senza successo.

Ormai avevo fatto mia quell’ eroina greca.

Non fu l’unica volta, ovviamente. Ci furono tante prime volte. Come la morte di Cecilia ne I Promessi Sposi, l’incontro tra Ettore e Andromeda alle porte Scee, Patsy che mangia la pasta davanti il portone di Peggie in C’era una volta in America, la morte di Patroclo, il canto V, L’Apparizione di Gustave Moreau al Musée d’Orsay, La canzone di Marinella di De Andrè, la Medusa di Caravaggio agli Uffizi, il Don Giovanni di Mozart, Umberto D. che ritira la mano perché si vergogna di fare l’elemosina e, per ultimo, stasera, gli occhi di Leonardo DiCaprio mentre lotta fino all’ultimo respiro in The Revenant.

What we talk about when we talk about Art. Qual è il filo comune di tutto questo? Il sublime. Un’impressione. Subire, elaborare, cambiare. Una riflessione e un arricchimento.

E solo l’arte può in un’impresa simile, forse perché, da sempre, la più alta forma di rappresentazione della nostra identità.

Ora. Potremmo discutere per ore sulla fotografia, il cast, la perfomance di DiCaprio e Hardy, la regia di Iñárritu, le musiche, il rapporto uomo-natura, nativo-dominatore, male-bene e tutte le dicotomie, cosmogonie e costellazioni, amici miei.

Ma a cosa servirebbe? The Revenant non è un film sul Bello, ma sul Sublime. Non è finzione cinematografica, ma film d’autore. E’ un’opera sull’uomo, sempre teso tra quell’infinitamente grande e infinitamente piccolo. E’ un’esperienza che vale la pena vivere silenziosamente, lontana da giudizi, recensioni didascaliche e luoghi comuni.

Per questi semplici motivi, l’augurio che vi faccio con la mia prima Non Recensione è di abbandonarvi, ancora una volta, alla magia del grande cinema. Enjoy the Show!